Introduzione

Tra le patologie acute di spalla, una delle più frequenti è senza dubbio la periartrite acuta, patologia molto dolorosa caratterizzata da calcificazioni nel contesto dei tendini della cuffia dei rotatori e da flogosi del tessuto tendineo circostante.

Tale patologia spesso è associata a borsite acuta della borsa sottoacromion deltoidea con comparsa di versamento nel suo lume ed ispessimento delle pareti di tale struttura anatomica.

Le cause delle periartriti acute possono essere diverse:

  • infortuni e traumi, anche molto precedenti, possono creare squilibri che favoriscono l’infiammazione dell’articolazione;
  • movimenti ripetuti o continuati, spesso causati dall’attività professionale o da quella sportiva;
  • posture e movimenti scorretti mantenuti nel tempo ;
  • uno stato infiammatorio di tutto l’organismo associato a stress.

Tale patologia determina gravi quadri di impotenza funzionale associati a dolore che spesso si estende dalla spalla fino alla mano, impedendo di dormire e di eseguire le normali attività quotidiane.

Spesso insorge di notte e la fascia d’età più colpita è quella tra i 45 e i 70 anni, con una prevalenza per le donne.

Solitamente viene trattata con poco successo con antidolorifici per os (FANS) che diminuiscono il dolore solo per qualche ora oppure con iniezione di corticosteroidi.

In questi anni si è evoluta anche la terapia strumentale con applicazione di luce monocromatica  a diverse lunghezze d’onda mediante led estremamente efficenti e performanti, la Fotobiomodulazio- ne a LED.

Che cos’è la FotoBioModulazione?

La FotoBioModulazione è l’evoluzione della terapia laser LLLT, che mediante componenti optoelettronici (LEDs) di varie lunghezze d’onda, dal rosso (630nm) all’infrarosso vicino (NIR) (880 nm), stimola alcuni distretti cellulari per promuovere la riparazione e la rigenerazione dei tessuti, ridurre l’infiammazione ed alleviare il dolore riferito, oltre a riorganizzare quel pool di attività informazionali che regolano tutti i distretti ed i tessuti corporei.

In sostanza è una delle tecnologie di ultima generazione che presenta caratteristiche proprie della fisica quantistica (fotonica) e della medicina informazionale che, attraverso impulsi di luce (modulazione in frequenza) ben definiti, imprime una attivazione biofisica a vantaggio delle innumerevoli reazioni biochimiche nell’organismo, regolando attività e funzioni cellulari.

Studio clinico

Nella nostra esperienza abbiamo trattato con uno strumento di fotobiomodulazione a led 25 casi con successo e completa “restitutio ad integrum” entro 4 sedute il dolore scompare completamente.

Solo in alcuni casi è stato necessario effettuare altre due sedute la dove l’impotenza funzionale era molto accentuata. Associare anche una terapia manuale fisioterapica, si recupera totalmente la funzionalità, senza dover ricorrere a terapie infiltrative. Già dopo la prima seduta il dolore si riduce del 60-70% utilizzando determinati programmi di emissione e tempistiche di PHYSIS 4.0 Human Led.

E’ necessario applicare almeno due minuti la sonda PHYSIS 4.0 Human Led sul cavo ascellare per sbloccare la stazione linfatica, successivamente si effettuano 4 minuti di drenaggio linfatico di tutto l’arto superiore fino alla mano, per poi concentrarsi sulla regione scapolo-omerale con una sequenza di programmi e frequenze differenti, il trattamento dura circa 20-25 minuti.

L’evoluzione della patologia acuta, che spesso insorge di notte, si liberano nel tessuto tendineo molteplici interleuchine pro infiammatorie come le IL 6 e IL 8 responsabili del dolore intenso.

Lo spettro di luce Rosso e Near Infrarosso è in grado di ridurre marcatamente tali interleuchine, specie se il processo infiammatorio è di recente insorgenza e ciò determina la veloce e sorprendente riduzione del dolore già dalla prima seduta.

Alcuni programmi in dotazione all’apparecchiatura consentono inoltre di bloccare la trasmissione dell’impulso dolorifico attraverso le fibre C, ciò concorre ad indurre rapida analgesia.

Viene inoltre attivato il fattore di crescita dei fibroblasti (FBF) che stimola la produzione di collagene di tipo I e III che implementa di collagene la matrice tendinea e ne migliora la capacità tensiva anche qualora siano presenti alterazioni di tipo tendinosico.

Come si effettua la diagnosi di periartrite acuta?

Il quadro clinico è senz’altro molto indicativo della patologia sottostante cioè il dolore scapolo-omerale intenso.

L’imaging conferma l’ipotesi clinica mediante:

  1. la radiografia di spalla che evidenzia le calcificazioni periarticolari; (Fig.1)
  2. l’ecografia che conferma le calcificazioni, dando informazioni ulteriori sull’integrità dei tendini della cuffia dei rotatori e sull’associazione molto frequente con una borsite sottoacromion deltoidea. (Fig.2)

In alcuni casi l’esame ecografico dimostra piccole calcificazioni migrate nel contesto della borsa sottoacromion deltoidea, evenienza molto dolorosa.

L’ecografia è in grado di porre facilmente diagnosi di periartrite acuta, dove si evidenziano piccole strutture iperecogene (calcificazioni) che possono essere localizzate in sede inserzionale e/o preinserzionale sul t. sovraspinato, del sottoscapolare o dell’infraspinato (Fig.2)

Spesso la periartrite acuta è associata a borsite acuta della borsa sottoacromion deltoidea. La borsa sottoacromion deltoidea è una struttura cava, in condizioni normali virtuale, interposta tra il muscolo deltoide e la cuffia dei rotatori, con la funzione di cuscinetto cioè di attutire i microtraumi sulla cuffia dei rotatori, avvolgendo tutta la circonferenza della testa omerale.

In talune condizioni può infiammarsi per:

  1. traumi diretti
  2. attività sportiva o lavorativa con movimenti di spalla ripetuti
  3. concomitanza di altre patologie di spalla come le periartriti calcifiche o le lesioni della cuffia dei rotatori.

Può essere acuta o cronica, dà quadri clinici di dolore associati a impotenza funzionale e di solito i pazienti presentano questi sintomi lentamente ingravescenti da mesi.

Mediante PHYSIS 4.0 Human Led si può risolvere con successo tale patologia ed in tempi rapidi.

Noi abbiamo trattato con successo circa 30 pazienti con un numero variabile di sedute tra 4 e 7.

È necessario applicare almeno due minuti la sonda PHYSIS 4.0 Human Led sul cavo ascellare per sbloccare la stazione linfatica, successivamente si effettuano 4 minuti di drenaggio linfatico di tutto l’arto superiore fino alla mano, per poi concentrarsi sulla regione scapolo-omerale con una sequenza di programmi e frequenze differenti, il trattamento dura all’incirca 20-25 minuti.

L’esame ecografico dimostra (Fig.3) una borsite sottoacromiondeltoidea caratterizzata da ispessimento marcato iperecogeno delle pareti della borsa SAD.

All’interno del lume della borsa sierosa si evidenzia una piccola falda fluida.

Tale quadro di borsite era accompagnato da sintomatologia dolorosa e impaccio funzionale che si configuravano in una condizione clinica di spalla congelata.

Dopo 6 sedute di Led la sintomatologia del paziente è regredita e all’esame ecografico effettuato a distanza di 2 mesi si evidenzia un regolare spessore della borsa sottoacromion deltoidea. (Fig.4)

Dopo l’applicazione dei trattamenti si può evidenziare riduzione dell’ecogenicità delle calcificazioni in particolare di quella “ a latte di calcio”; le calcificazioni non scompaiono mediante il trattamento PHYSIS 4.0 Human LED, ma la struttura tendinea circostante viene stabilmente disinfiammata in tempi rapidi, i segni ecografici di borsite si riducono marcatamente fino a scomparire in qualche settimana.

La borsite cronica di spalla è spesso associata ad una periartrite ma in alcuni casi può essere di origine post traumatica.

Dà impaccio funzionale, il paziente difficilmente riesce a mettere con facilità l’arto superiore dietro al tronco e riferisce dolore prevalentemente notturno. La borsite sottoacromion deltoidea può rappresentare un primo segno di “impingement” a cui può seguire tendinosi della cuffia dei rotatori fino ad una lesione dei suoi tendini.

Conclusioni

Nella nostra esperienza le periartriti acute trattate con PHYSIS 4.0 Human LED hanno portato il tessuto tendineo ad una tale omeostasi che i pazienti a distanza di tre-quattro anni, possiamo affermare, che non hanno più avuto alcuna recidiva di malattia. Oltremodo nei pazienti diabetici, in cui le infiltrazioni di cortisone sono controindicate, tale terapia risulta particolarmente indicata.

Letteratura di riferimento

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  2. Photobiomodulation delays the onset of skeletal muscle fatigue in a dose-dependent manner. Larkin- Kaiser KA, Borsa PA, Baweja HS, Moore MA, Tillman MD, George SZ, Christou EA. Lasers Med Sci. 2016 Sep;31(7):1325-32. doi: 10.1007/s10103-016-1979-Epub 2016 Jun 15. PMID: 27305924 Clinical Trial.
  3. Does phototherapy enhance skeletal muscle contractile function and postexercise recovery? A systematic review. Borsa PA, Larkin KA, True JM. J Athl Train. 2013 Jan-Feb;48(1):57-67. doi: 10.4085/1062-6050-48.1.12. PMID: 23672326
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  6. Effect of photobiomodulation on expression of IL-1beta in skeletal muscle following acute injury. Fernandes KP, Alves AN, Nunes FD, Souza NH, Silva JA Jr, Bussadori SK, Ferrari RA. Lasers Med Sci. 2013 May;28(3):1043- 6. doi: 10.1007/s10103-012-1233-x. Epub 2012 Nov 23. PMID: 23179308

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