La rete circolatoria che costituisce il nostro sistema vascolare è il modo attraverso il quale la natura ha dotato il corpo per trasportare i nutrienti nei vari distretti e recuperare gli scarti prodotti.
Il sistema conta di un flusso di andata arterioso ed uno di ritorno venoso che in alcuni casi manifesta deficit e rallentamenti perché sovraccarico di scorie ed in “salita”.
Vanno considerati alcuni fattori fisiologici che contribuiscono al mantenimento in salute del sistema circolatorio, in modo particolare quello venoso, ad esempio il supporto della pianta del piede.
È questo che permette, attraverso la fitta rete di vasi e capillari, la spinta di ritorno del sangue mediante la deambulazione, mentre i muscoli della gamba, attraverso la contrazione muscolare, permettono la risalita del flusso sanguigno fino al cuore.
Cause e fattori dell’insufficienza venosa
L’insufficienza venosa non è una malattia grave ma, se trascurata e con l’avanzare dell’età, può peggiorare.
I principali fattori che possono far sviluppare o aggravare una insufficienza venosa sono quattro:
- coincidenze familiari: sono fattori congeniti che necessitano di attenzione e monitoraggio mediante approcci diagnostico e clinico periodici, consigliati dal flebologo di riferimento.
- attività lavorative in posizione eretta prolungata e/o attività sedentarie: sono fattori che possono mutare nel tempo in funzione dell’attività lavorativa del soggetto.
- condizioni ambientali: sono fattori riguardanti aree climatiche e/o ambienti caldo-umidi che condizionano il soggetto.
- stili di vita: sono fattori che dipendono dalle abitudini alimentari ed attività motoria o sportiva del soggetto.
Tale elenco è solo una sintesi di una realtà molto più articolata e complessa che coinvolge principalmente la sfera femminile, anche se negli ultimi anni si è visto crescere tali fattori anche negli uomini che svolgono attività poco dinamiche ed hanno stili di vita errati (scarsa attività fisica, alimentazione non corretta, scarso apporto di acqua, ecc.).
Insufficienza venosa: i sintomi
Le prime avvisaglie si manifestano con gambe pesanti e gonfie ed in alcuni casi dolenti, teleangectasie, ovvero quando si notano capillari in varie aree degli arti inferiori in particolar modo a livello del malleolo e del piede, fino ai casi più evidenti con varici all’altezza di gambe e cosce.
Nel periodo estivo queste manifestazioni e sintomi tendono ad aggravarsi per via dell’incremento della temperatura ambientale, tuttavia essi non sono una prerogativa dell’estate in quanto possono verificarsi anche nel periodo invernale in ambienti caldo-umidi.
LED e fotobiomodulazione per l’insufficienza venosa
Le terapie consigliate sono generalmente affidate ad uno stile di vita più sano, ad integratori alimentari e all’uso di presidi elasto-compressivi. Da alcuni anni viene indicata anche la terapia strumentale mediante l’utilizzo di luce atermica: la Fotobiomodulazione. Si tratta di una metodica non invasiva, tollerata da tutti i soggetti perché non utilizza alcuna sostanza ma sfrutta i principi rigenerativi della luce terapeutica rossa ed infrarossa, e che LedWay applica da diversi anni con importanti risultati clinici ed estetici.
Come può documentare la Dott.ssa Francesca Onetto, radiologa clinica presso la Synlab – Il Baluardo di Genova che applica questa terapia da alcuni anni con una ricca documentazione radiologica e clinica:
È una terapia antalgica ed antinfiammatoria estremamente efficace e con una ampia gamma di possibilità terapeutiche, anche serie, come quelle muscolo-scheletriche e tendinee oltre a molte manifestazione patologiche vascolari ed endoteliali.
Inoltre sono molti tra medici e fisioterapisti che in questi ultimi anni si sono avvicinati alla riabilitazione vascolare evitando spesso inutili interventi infiltrativi o addirittura demolitivi di tratti anatomici e venosi, garantendo così un continuum sull’intero albero venoso degli arti inferiori.
È chiaro che prima si interviene sulla manifestazione di deficit e meglio è! In tutti quei casi in cui il quadro eziopatologico risulti avanzato la Fotobiomodulazione di LedWay – Human Led non sarà risolutivo, ma di certo può essere di grande supporto prima di eventuali interventi vascolari, al fine di ridurre l’edema e rafforzare le pareti venose, e altrettanto importante dopo, per agevolare il decorso post-operatorio.