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LED Terapia: efficacia antinfiammatoria, antalgica e rigenerativa

disfunzione-temporo-mandibolare-led

Trattamento dell’impotenza funzionale in caso di disfunzione condilo-meniscale dell’ATM

Questo studio ha lo scopo di dimostrare l’efficacia della LED terapia nel trattamento di una grave disfunzione temporo-mandibolare.

Introduzione

L’articolazione temporo-mandibolare (ATM) è divisa in compartimento superiore e inferiore da un disco o menisco, denso e fibroso. È definita come “articolazione diatrodica” e compie due movimenti funzionali:

• un movimento predominante di tipo rotatorio tra la testa del condilo e il menisco nel compartimento inferiore;

• un movimento di scorrimento nel compartimento superiore tra menisco e versante articolare temporale contrapposto.

L’ATM è costituita dalla testa del condilo mandibolare, dalla fossa glenoide temporale e dall’eminenza temporale, il menisco articolare, la capsula articolare. In contrasto con altre articolazioni che sono ricoperte da superficie ialina, le superfici articolari dell’ATM sono ricoperte da tessuto fibroso.

Il disco intrarticolare è un piatto biconcavo costituito da denso tessuto fibroso e separa il condilo dalla glena temporale, dividendo in due compartimenti (superiore e inferiore) l’articolazione. I margini del disco, definiti banda ante-riore e posteriore, sono ispessiti. La porzione centrale del disco, assottigliata, è chiamata zona intermedia. Anteriormente il disco è attaccato alla capsula articolare.

La più comune anormalità intrarticolare dell’ATM è la sua dislocazione interna che definisce l’anormale posizione del menisco articolare rispetto al binomio condilo mandibolare-eminenza tempo-rale. La causa è incerta; il disturbo è cinque volte più comune nelle donne e i sintomi divengono evidenti nella quarta decade.

Si tratta di un processo progressivo che porta il disco a sublussarsi, a bocca chiusa, anteriormente o lateralmente o medialmente, mentre tende a tornare alla normalità a bocca aperta.

Come le fibre elastiche della zona bilaminare divengono lasse, il disco, non più teso, riduce la sua traslazione anteriore e il condilo può essere limitato nel suo movimento di scivolamento. Il disco successivamente si deforma, degenera e/o si perfora.

Durante l’apertura della bocca, il condilo mandibolare prima ruota rispetto al disco nel compartimento inferiore, successivamente scorre anteriormente all’interno del compartimento superiore. Nella disfunzione condilo-meniscale, durante l’apertura della bocca il disco non va a posizionarsi completamente all’interno del compartimento superiore, ma rimane anteriorizzato.

Qui di seguito si allega l’articolo originale, in cui viene illustrato un caso trattato.

L’articolo è stato precedentemente pubblicato in RiabilitazioneOggi Anno XXXIV – n. 5 – Settembre/Ottobre 2017.

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